Demenze

Per demenza si intende genericamente una condizione di disfunzione cronica e progressiva delle funzioni cerebrali che porta a un declino delle facoltà cognitive della persona.

Le demenze provocano una grave e progressiva invalidità. Quasi tutti i soggetti affetti da demenza presentano disabilità nelle attività quotidiane, e in oltre il 60 % dei casi la disabilità è grave.

Nella definizione generica di 'demenza' rientrano diverse malattie, classificabili in base al meccanismo eziopatogenetico in demenze 'primarie', come la malattia di Alzheimer, morbo di Parkinson, la demenza con i corpi di Lewy, la demenza frontotemporale, e in 'secondarie', in quanto conseguenza di altre condizioni, come ad esempio la demenza vascolare e la demenza da AIDS.

La malattia di Alzheimer è la forma più comune di demenza nei paesi industrializzati seguita dalla demenza vascolare.

Gli studi epidemiologici indicano che:

l'incidenza della demenza aumenta con l'età. Le demenze senili rappresentano oltre l'85% di tutte le demenze. Nel complesso è affetto da demenza oggi circa il 5% della popolazione over 65 anni, ma addirittura il 35-40% degli over 85. Al di sotto dei 65 anni ne risulta affetto meno dell'1% degli individui;

la prevalenza raddoppia approssimativamente ogni 5 anni di età per i soggetti di età compresi tra i 65 e 85 anni arrivando ad un plateau massimo nella fascia di età compresa tra 85-90 anni. La prevalenza di demenza negli istituti per non autosufficienti varia dal 15 fino al 60%;

la malattia di Alzheimer rappresenta dal 50 all'80% dei casi di demenza. La demenza vascolare rappresenta la seconda forma di demenza in ordine di frequenza, costituendo dall'11 al 24% dei casi nei differenti studi. Sia per la malattia di Alzheimer che per la forma vascolare, il rischio di malattia aumenta con l'età, ma sono state trovate significative differenze tra i due sessi. Infatti in tutte le classi di età, le donne mostrano una più alta incidenza di malattia di Alzheimer, mentre gli uomini hanno un rischio maggiore di demenza vascolare.

In Italia:

1 milione di persone è affetto da demenza, dei quali circa il 63% ha più di 80 anni;

la demenza interessa il 5,3% degli uomini ultrasessantacinquenni e il 7,2% delle donne della stessa fascia di età. I dati di incidenza disponibili mostrano un tasso medio annuale, standardizzato alla popolazione italiana ultra-sessantacinquenne, dell'1% degli uomini e dell'1,3% per le donne;

la demenza senile è in continuo aumento nel nostro Paese: ogni anno in Italia si riscontrano 150.000 nuovi casi di demenza tra la popolazione anziana, tra questi 80.000 malati di Alzheimer e 40.000 di demenza vascolare;

i malati di Alzheimer oggi sono oltre 500.000.

Le demenze rappresentano una delle più importanti emergenze che i sistemi sanitari si troveranno ad affrontare nei prossimi anni.

Tenendo conto che l'incidenza della demenza aumenta con l'età, il rapido aumento dei segmenti più anziani della popolazione comporterà inevitabilmente un aumento delle malattie 'età-associate', come risultato del semplice andamento demografico. Si è calcolato che a partire dal 2020 vi siano 213.000 nuovi casi di demenza di in Italia, contro i 150.000 rilevati nel 2000.

Salva la Pagina in formato PDF Stampa la Pagina