Disturbi sensoriali

Rappresentano uno dei maggiori capitoli dell'epidemiologia geriatrica, per la loro elevata frequenza e per la conseguente perdita di autosufficienza negli anziani che ne sono affetti. A livello sociale, i riflessi negativi dei disturbi sensoriali riconoscono sostanzialmente due basi: la disabilità, che deriva dal deficit fisico, e l'handicap, che deriva dal problema di interazione con gli altri e che porta, quindi, inevitabilmente ad un progressivo isolamento sociale.

L'età avanzata è il principale fattore di rischio per cecità e ipovisione. La cataratta e la degenerazione maculare sono infatti le principali cause di disturbi della vista (sono responsabili del 60% dei casi di cecità) e sono tipicamente patologie dell'anziano. La cataratta ha una prevalenza di circa il 20-30% nella popolazione tra i 65 e i 74 anni, per arrivare a picchi del 40% nella popolazione oltre i 75 anni di età.

I disturbi uditivi vengono riportati, mediamente, dal 30% dei soggetti anziani, ma la valutazione con audiometria in studi epidemiologici di popolazione, ha evidenziato che circa il doppio, ossia il 55-60% degli anziani, è affetto da una significativa perdita di udito.

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