Sclerosi laterale amiotrofica (SLA)

La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) è la più grave tra le patologie che colpiscono i motoneuroni, ovvero le cellule nervose del cervello e del midollo spinale che controllano i muscoli. La persona colpita va incontro ad un progressivo indebolimento muscolare, fino alla paralisi restando però perfettamente cosciente, poiché le cellule nervose corticali che coordinano l'intelligenza, la memoria o l'emotività non vengono interessate dal processo degenerativo.

Gli studi condotti sulla SLA indicano che:

E' una malattia altamente invalidante che evolve, aggravandosi, nell'arco di 3-5 anni. Ad oggi, il 20% dei pazienti vive, in media, 5 anni e il 10% vive circa 10 anni. Esistono delle forme benigne della patologia che rimangono stabili per più di 30 anni. In più dell'80% dei casi, la morte è dovuta a un disturbo respiratorio, aggravato da una superinfezione bronchiale.

Questa patologia si manifesta generalmente in persone adulte, di età compresa fra i 50 e i 70 anni, con leggera propensione per il sesso maschile.

Non sono ancora note le cause della malattia. Solo una percentuale oscillante dal 5 al 10% è di origine ereditaria. In questi casi la patologia si manifesta piuttosto presto (48 anni di media) e, generalmente, presenta un'evoluzione più rapida.

In Italia, come nel resto degli altri paesi industrializzati, l'incidenza di questa patologia risulta di 1,7 casi per 100.000 abitanti/anno: dunque nel nostro paese ogni anno si ammalano di SLA circa 800 persone.

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